Coronavirus, Renzi: "Rischiamo vite. Dopo l'emergenza incontro Conte"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dal coronavirus all’asse con la Lega di Salvini, parla Renzi

Matteo Renzi

Emergenza coronavirus e governo istituzionale, l’intervista di Matteo Renzi ai microfoni de Il Corriere della Sera: “Rischiamo in vite umane”.

Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha parlato dell’emergenza sanitaria (ed economica) legata al coronavirus e delle voci su una possibile alleanza con Matteo Salvini per un governo d’emergenza.

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Matteo Renzi sul coronavirus: “Rischiamo vite umane”

Nella prima parte della sua intervista al Corriere della Sera, Matteo Renzi ha parlato dell’emergenza coronavirus rivolgendo un ringraziamento alle persone in prima linea contro il contagio.

“Intanto rischiamo vite umane. E per questo vorrei che il primo grazie andasse a medici, infermieri, farmacisti, ricercatori. E alle persone con difese immunitarie basse, con rischi più seri. Nella nostra chat di Italia Viva la collega Lisa Noja ci richiama a non sottovalutare la questione sanitaria: rischiamo più fallimenti che morti, è vero. Ma non sottovalutiamo le condizioni di chi rischia la vita per il coronavirus”.

Il senatore ha poi parlato del danno d’immagine dell’Italia, esclusa o discriminata da molti paesi europei e non.

“Non parlerei di isolamento ma l’Italia è purtroppo dipinta come diffusore del virus e la colpa viene data alla nostra gestione. All’estero danno la colpa ai nostri ospedali e mi sembra così ingiusto! Alla base ci sono errori di comunicazione più che sostanza. Ma la comunicazione oggi diventa sostanza. Ora affrontiamo l’emergenza e blocchiamo il contagio. Ma poniamoci da subito il tema del recupero di reputazione internazionale”.

Matteo Renzi
Fonte foto: https://www.facebook.com/matteorenziufficiale

Renzi, ‘La crisi economica c’era già prima del coronavirus’

Analizzando la questione economica dell’emergenza, Renzi ha ammesso che il coronavirus andrà ad impattare negativamente sulle condizioni del Paese, già in crisi prima dell’emergenza sanitaria.

“La crisi c’era già prima dello scoppio del coronavirus: andavamo già verso la recessione. Ciò che è accaduto peggiora il quadro in modo devastante, inutile fingere. La prima metà del 2020 è compromessa per la moda, per il turismo, per l’export, per il commercio. I numeri fanno spavento. Tutto si giocherà però sulla capacità di reazione. I disastri diventano occasioni se chi conduce le danze sa cogliere l’opportunità, perché in ogni disastro c’è anche un’opportunità. Il grafico di queste crisi è a V. Si scende in modo repentino e si risale velocemente se si scelgono le strade giuste. Quando si abbasserà la tensione, Italia Viva avanzerà le proprie proposte al governo. Non solo per l’oggi, come abbiamo già fatto. Ma anche per i prossimi anni”.

Matteo Renzi
Roma 13/08/2019 – conferenza stampa Matteo Renzi / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Renzi

Matteo Renzi, “Ad emergenza finita andremo da Conte con le nostre quattro proposte”

Nella parte conclusiva della sua intervista Renzi ha smentito il presunto sodalizio con Fontana e con la Lega di Matteo Salvini.

“Trovo imbarazzante per loro che dal Pd abbiano passato ore a segnalare alle redazioni il mio sms a Attilio Fontana come presunta pistola fumante di un patto per il Governissimo. Conosco Fontana da quando eravamo sindaci insieme, lui a Varese io a Firenze. L’ho visto in tv provato come è ovvio che sia un uomo costretto a gestire una sfida del genere. E gli ho detto della mia vicinanza personale e istituzionale. Questo sarebbe il suggello del governo con la Lega? Dai, siamo seri”.

Il senatore ha poi confermato che con l’emergenza coronavirus alle spalle incontrerà il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“Ad emergenza finita andremo da Conte con le nostre quattro proposte su Italia Shock, giustizia giusta, modifica del reddito di cittadinanza e elezione diretta del sindaco d’Italia, come avevamo concordato. E il premier valuterà. In ogni caso nessuno di noi intende fare un accordo per consentire a Salvini di votare tra otto mesi. Sarebbe una barzelletta. Coloro che ieri ci hanno attaccato su questa ipotesi sono gli stessi che avevano fatto ad agosto scorso – loro sì – un accordo con Salvini per andare a votare e, nei fatti, consegnargli pieni poteri. Per quello che ci riguarda si vota nel 2023”.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:32

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